PERCHÉ UN AIUTO.

Nell’arco della nostra vita capita di attraversare momenti difficili, come situazioni di stress, di infelicità, disagio, lutti, incapacità decisionali, problemi relazionali, incapacità di gestire la rabbia, depressione, ecc.
Capita di non riuscire a superare degli ostacoli interni che ci bloccano, anche se, in teoria, si saprebbe esattamente cosa fare eppure qualcosa ce lo impedisce. In tutte queste situazioni di disagio, spesso, ci si sente soli, senza risposte o senza un aiuto valido.
Alle volte si riesce da soli a trovare le risorse per affrontare tutto, altre volte no.
È in questi momenti che ci si può rivolgere a un professionista per avere l’opportunità di dar voce al proprio disagio interiore: perché il disagio e il malessere sono espressioni di un’esigenza di cambiamento e chiedono di essere ascoltati nel presente.
Un aiuto professionale può aiutare a ritrovare quella serenità che sembra difficilmente raggiungibile.
Decidere di rivolgersi a un professionista rappresenta, non solo una prima presa di consapevolezza ma anche, il primo passo verso un profondo cambiamento interiore.
Ci si può rivolgere a uno psicologo anche solo per l’esigenza di conoscere meglio se stessi ed essere più consapevoli dei propri comportamenti; capire ed affrontare meglio le proprie scelte di vita e star meglio con se stessi e gli altri.
Uno degli obiettivi del mio lavoro come psicologa, è quello promuovere il benessere psicofisico e la piena valorizzazione della personalità e delle risorse dell’individuo.

La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere se stessi. (Hermann Hesse)
Nell’impossibilità di poterci vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità. (Sigmund Freud)
Corriamo via tutto il tempo per evitare di trovarci faccia a faccia con noi stessi. (Anonimo)
chi sono

Chi sono

Dottoressa Simona Marulli

Sono una psicologa-psicoterapeuta che nutre una grande passione per il suo lavoro.
Dal 2008 sono iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Lazio.
Sono specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica e lavoro con adulti, adolescenti e coppie.
Dal 2013 svolgo attività clinica privata come Psicoterapeuta presso il mio studio a Fiano Romano.
Sono socia dell’Associazione EMDR Italia e ho un’abilitazione alla pratica clinica con metodologia EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari).

Sono socia dell’associazione “Mano per Mano” di Roma e ho una formazione professionale come tutor didattico specializzato per ragazzi con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e BES (bisogni educativi speciali).

Dal 2010 collaboro con “l’Istituto Comprensivo Statale” del Comune di Capena; qui mi occupo di analisi dei bisogni educativi e d’interventi psico-educativi finalizzati al sostegno e allo sviluppo delle potenzialità degli alunni.
Per circa dieci anni ho lavorato come psicologa presso la Comunità psicoterapeutica “Maieusis” di Capena, Comunità che accoglie pazienti psichiatrici. Qui, oltre al costante lavoro svolto in gruppo, individualmente con il paziente e con le loro famiglie, ho avuto modo di lavorare in un’equipe multidisciplinare confrontandomi con diversi approcci d’intervento, arricchendo così maggiormente il mio bagaglio di competenze; infatti, pur partendo da una formazione a indirizzo psicoanalitico, grazie alle mie diverse esperienze lavorative e ai continui studi di accrescimento professionale, integro il mio approccio con altri differenti mirati e specifici a seconda del paziente e della problematica riferita. Tra questi, una modalità di intervento che utilizzo è quella dell’ EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i movimenti oculari), un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico, che facilita e velocizza il processo di cura effettiva dai disturbi psicologici ed emotivi.

servizi

Servizi

Nel mio studio offro i seguenti servizi:

Tutti i servizi sono rivolti alle diverse fasce di età: adolescenti, adulti, terza età.
Psicoterapia individuale.
Psicoterapia di coppia.
Colloqui di sostegno psicologico.
Consulenza psicologica.

Finalizzata ad affrontare un problema specifico per individuare le risorse in modo da raggiungere gli obiettivi desiderati e valutare se avvalersi o no di un successivo percorso terapeutico

Sostegno alla maternità e alla genitorialità.
Sostegno adolescenziale.
Certificato di idoneità psicologica per chirurgie specifiche.

Bariatrica, tocofobia, cioè fobia del parto naturale, etc.

Terapia con Emdr.
EMDR

EMDR

DI COSA SI TRATTA?

L’EMDR, Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso Movimenti Oculari”
è una metodologia psicologica per il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia a eventi traumatici (ad es., abusi, incidenti, disastri naturali etc.) che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, eventi disturbanti dell’infanzia etc.).
L’EMDR è un trattamento complesso e molto strutturato che può essere utilizzato in maniera autonoma oppure integrato all’interno di un percorso terapeutico differente, incrementandone l’efficacia.
Questo metodo terapeutico utilizza la stimolazione bilaterale, attraverso movimenti oculari, o altre forme di stimolazione alternata e ripetuta destra – sinistra, per intervenire su patologie e disagi diversi legati a esperienze traumatiche recenti e passate. La funzione dei movimenti oculari bilaterali sarebbe quella di sollecitare l’interazione e l’integrazione tra i due emisferi cerebrali (che presiedono alle funzioni cognitive ed emotive), migliorando così il processo di elaborazione dei contenuti del ricordo traumatico, riducendo l’intensità emotiva negativa legata all’evento e ricollocandolo in una dimensione passata, più gestibile. Questo permette, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi nella vita quotidiana.
Tutto il processo avviene naturalmente: man mano che l’intensità emotiva diminuisce, il paziente riesce ad accedere a nuovi insight cognitivi.
L’approccio EMDR è basato sul modello di elaborazione adattiva dell’informazione (AIP). Secondo questo modello l’essere umano possiede e attiva un sistema fisiologico, innato, di elaborazione dell’informazione che, in condizioni normali, fornisce soluzioni adattive di fronte alle esperienze vissute. Il cervello immagazzina costantemente informazioni associate agli eventi. Secondo il modello AIP i meccanismi patologici sarebbero collegati a informazioni che sono state immagazzinate nel cervello in modo non funzionale. La presenza di informazioni non elaborate renderebbe difficile – o a volte impossibile – per l’individuo adattarsi al mondo esterno, favorendo così la comparsa di sintomi più o meno invalidanti. L’obiettivo dell’EMDR è di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria per giungere a una risoluzione adattiva attraverso la creazione di nuove connessioni più funzionali.
Per un ulteriore approfondimento consultare il sito dell’associazione emdr.it

Aree di intervento

AREE DI INTERVENTO:

Disturbi dell’umore.

Depressione, attacchi di panico, ansia generalizzata, fobia sociale, fobie specifiche, disturbo post traumatico da stress.

Disturbi della personalità.
Disturbi alimentari.
Disturbi della sfera sessuale.
Problemi relazionali, di autostima e gestione della rabbia.
Metodo

Metodo

IL PERCORSO TERAPEUTICO.

Il percorso terapeutico è un processo di crescita personale intenso e unico.
Ogni persona che si rivolge a uno psicoterapeuta, sta probabilmente vivendo un momento di difficoltà: tuttavia, già il fatto di essersi fermati e aver chiesto aiuto rappresenta di per sé il primo e più significativo passo dell’intero processo. Il lavoro psicoterapeutico si sviluppa principalmente attraverso il colloquio clinico. Questo percorso si compie all’interno di una relazione empatica che si crea tra il paziente e il terapeuta: insieme si ha la possibilità di condividere ed esplorare in profondità anche i propri vissuti più intimi senza la paura di sentirsi giudicati.
Il primo incontro sarà un momento di conoscenza reciproca. Un aspetto che affronto durante questo colloquio è l’elaborazione e la comprensione della richiesta portata dal paziente. Di solito, questa prima fase è completata durante i primi due o tre incontri, al termine dei quali definisco una prima ipotesi d’intervento e si individuano gli obiettivi del percorso terapeutico, ovviamente elaborati e condivisi con il paziente. Attraverso il colloquio clinico, la persona diventa sempre più in grado di capire autonomamente la sua sofferenza, la causa del suo disagio acquisendo maggiore capacità per affrontare le proprie difficoltà facendo leva sui propri punti di forza.
Durante il primo incontro, inoltre, sarà possibile affrontare e chiarire insieme eventuali dubbi o interrogativi anche di ordine pratico, relativi al tipo di terapia, la modalità, durata delle sedute, regole del setting terapeutico, contratto terapeutico e pagamento dell’onorario.

Approccio terapeutico

APPROCCIO TERAPEUTICO.

“Nel mio lavoro parto sempre dal presupposto che occorre tener presente le caratteristiche individuali di ogni persona e che non è possibile tracciare un unico percorso di cambiamento valido per tutti; pertanto, è fondamentale individuare la chiave di lettura e di accesso per poter entrare nelle dinamiche profonde di ognuno”.  

Il mio approccio formativo nasce in seno ad un modello di psicoterapia psicoanalitica, o psicodinamica, secondo cui i sintomi, o i comportamenti della nostra vita, sono il risultato di un conflitto tra forze interne inconsce in relazione dinamica tra loro.
La terapia psicoanalitica – psicodinamica offre un metodo terapeutico del “profondo” che può aiutare a comprendere la natura, le cause e le ragioni della sofferenza psichica, che si può esprimere attraverso una moltitudine di sintomi. Questi sintomi in realtà sono solo la punta di un iceberg.
Uno dei concetti principali alla base di questo modello è quello d’inconscio che riveste un ruolo fondamentale nel determinare i comportamenti delle persone.  Molti aspetti della vita mentale sono inconsci e i lapsus, i sogni, i motti di spirito, le dimenticanze della vita quotidiana ne sono delle manifestazioni. Questo materiale inconscio si origina e prende forma dalle modalità relazionali instaurate con le figure genitoriali già nell’infanzia. Riuscire ad avere consapevolezza di questi contenuti può essere difficile e a volte anche doloroso ma può aiutare a uscire dal malessere in cui ci si sente intrappolati. Per lavorare sul sintomo e il malessere attuale, questo tipo di approccio assegna molta importanza al periodo infantile dato che gli schemi formatasi in quel periodo persistono nella vita adulta; infatti, specifiche modalità di relazionarsi con gli altri sono interiorizzate e sono espresse automaticamente e inconsciamente come parte del carattere dell’individuo.
In un’ottica dinamica ed evolutiva, il modello teorico cui faccio maggiormente riferimento nella mia pratica clinica prende il via soprattutto dagli sviluppi più recenti della psicoanalisi, spostando il focus più sugli aspetti relazionali e discostandosi in parte dal paradigma psicoanalitico classico. Gli orientamenti psicodinamici relazionali considerano la mente non più come un elemento individuale e isolato ma relazionale: infatti, si ritiene che la psiche sia modificata dall’influenza che deriva dal contatto con gli altri. Ecco perché oramai si tiene conto di tutte le più importanti scoperte che avvengono in discipline affini come le neuroscienze, l’etologia e l’antropologia culturale.
Una delle teorie più accreditate è senza dubbio la Teoria dell’Attaccamento di Bowlby il quale sostiene che l’individuo ha una tendenza innata a mettersi in relazione e creare legami con la madre, o con chi si occupa di lui, sin da quando viene al mondo. Attraverso l’interiorizzazione di queste relazioni, si formeranno delle strutture intrapsichiche, chiamate modelli operativi interni, che permetteranno al bambino di crearsi un’immagine di se stesso e delle relazioni future che lo accompagneranno per tutta la vita;
L’individuo, dunque, si sviluppa grazie alle relazioni interpersonali che favoriscono il formarsi delle funzioni psichiche ed emotive.

CONTATTAMI

Parliamo

CONTATTAMI

Dottoressa Simona Marulli, chiamami al 331.6025536 oppure riempi i campi ed inviami una email.

Simona Marulli – MioDottore.it